venerdì 28 agosto 2015

Recensione Fear The Walking Dead - primo episodio "Pilot"


La mia prima recensione sul sito si apre con lo Spin off di una serie televisiva che ho amato molto “The Walking Dead” . Si tratta si “Fear The Walking Dead”.
Spulceremo insieme quelli che sono i punti di forza della trama e quali invece quelli che non mi hanno convinta.
Innanzi tutto ecco il nostro eroe Nick, che non regge minimamente il confronto con Rick Grimes nel momento del suo risveglio. Nick si risveglia con questa improbabile camicetta stile emo squattrinato e ha le movenze un tantino esagerate e fin troppo aggraziate.

Come tutti ormai avranno letto nella trama, Nick avrà un incontro fin troppo ravvicinato con il paziente zero, ossia Gloria, una sua amica.

Spaventato a morte, corre per la strada deserta e, dopo essersi fermato per un bel po’ nel mezzo della carreggiata, dove non passava anima viva, manco fossimo in un libro di Glavinic, pum! Ecco sbucare dal nulla una macchina – non certo spuntata da una curva – che prende in pieno questo uomo semi-nudo (vogliamo parlare di come sviene, meglio di no!).

 Un attimo dopo, il regista decide di inquadrare la strada per intero e vediamo che si è popolata magicamente di vita!
Dopo la sigla, una famiglia americana prende vita sotto ai nostri occhi attenti, sembrerebbe la solita famiglia americana pucci-pucci baci e coccole – insomma la famiglia del mulino bianco (come dico sempre, il bianco sarà la cocaina; e non ci vado lontana in questo caso) – ma in realtà sono molti i problemi che la affliggono. Trattasi infatti della famiglia di Nick, e tutti sono a conoscenza che il ragazzo fa uso di stupefacenti.
Conosciamo da vicino questa simpatica famiglia:
Nick Clark: interpretato da Frank Dillane (che in alcune scene somiglia vagamente a Johnny Depp), un tossico che si trova ad affrontare il “paziente zero”.
Travis Manawa: interpretato da Cliff Curtis. È un insegnante che tutti vorremmo. Un omaccione dal carattere mite, fidanzato della madre di Nick, esce da un matrimonio difficile e ha un pessimo rapporto con il proprio figlio Chris.
Madison Clark: interpretata da Kim Dickens. Consulente scolastica. Madre di Nick e Alicia e fidanzata di Travis interpretata da un’attrice che non mi convince per nulla; tutte le battute di Madison sono pronunciate con la solita emozione di distacco (attenzione, mi riferisco alle puntate in lingua originale). Suo figlio è drogato, calma piatta; suo figlio è stato investito, ancora più calma; suo figlio potrebbe essere pazzo, e chi se ne frega io me ne sto calma. Travis tenta di aiutare Nick e lei cosa fa? Gli dice di smettere! Infatti, nonostante la donna sia una consulente scolastica, una specie di psicologa insomma, non riesce minimamente ad entrare in empatia con il proprio figlio.
Alicia Clark: interpretata da Alycia Debnam-Carey. La super secchiona super gnocca che sta con un super figo ribelle (più inverosimile di così si muore).

Cosa accade in breve *attenzione spoiler* : Nick si risveglia in una chiesa sconsacrata, rifugio di chi vuole sballarsi con la droga, e cerca la sua amica, Gloria, ovunque. Trova il primo cadavere, un uomo azzannato al collo; poco dopo riesce a trovare la sua amica, ma ormai è troppo tardi. Gloria è diventata uno zombie – il “Paziente zero” per la precisione – e si avvicina a Nick con l’intento di banchettare con le sue viscere. Nick fugge e, come ho già scritto, è investito in pieno da un’automobile. 
La famiglia, allertata dell’accaduto, si precipita in ospedale. I medici e i paramedici che hanno ascoltato le farneticazioni di Nick, riguardo una ragazza zombie, lo reputano pazzo e lo legano al letto. Dopo qualche scena in cui impariamo a conoscere i protagonisti, Travis ascolta la confessione di Nick e decide di recarsi nella chiesa in cerca di cadaveri. Qui incontra solo un vivo che urla di non mangiarlo; trova poi una chiazza di sangue e rimasugli di carne e inizia a credere al ragazzo.
Intanto le notizie di uno strano contagio circolano in rete e sono molte le persone che vanno nel panico. (da citare Tobias, un ragazzo che circolava già con un coltello perché credeva pienamente all’epidemia zombie).
Nick sa cosa ha visto e teme per la propria vita, quindi fugge dall’ospedale approfittando della morte del suo compagno di stanza.
Nel tentativo di trovarlo, Madison e Travis si recano nei luoghi solitamente frequentati dal ragazzo – nella chiesa e da un suo amico, Calvin – non avendo fortuna. Arriva la sera e i due si trovano imbottigliati nel traffico; ma c’è qualcosa di strano in ciò che sta avvenendo. In un primo momento credono che si tratti di un incidente, ma il giorno seguente il video di ciò che è realmente accaduto su quella strada circola in rete.
Madison e Travis assistono a qualcosa che cambierà radicalmente la loro opinione su Nick: un uomo su una barella azzanna chi gli sta attorno e, nonostante sia stato poi crivellato dai proiettili, continua ad avanzare finché non arriva il fatidico colpo alla testa.
Si scatena il panico, gli studenti vengono mandati a casa e Madison vuole assolutamente ritrovare Nick prima che sia troppo tardi per lui.
Ma Nick è andato da Calvin, la cui vera identità ci viene svelata. Calvin, infatti, è lo spacciatore di Nick e, siccome i genitori del ragazzo si sono presentati a casa propria, teme che il suo losco traffico venga scoperto. Nick vuole sapere che tipo di droga gli ha venduto e se le “visioni” che ha avuto sono state causate dalla sostanza.
Calvin vuole aiutarlo e lo conduce in un luogo isolato, dove però cerca di ucciderlo! Dopo una breve colluttazione, Calvin rimane ucciso.
Nick, sconvolto, chiama Travis – ma si presenta, suo rammarico, anche la madre. Come c’era da aspettarcelo, il cadavere di Calvin non c’è e subito i due credono che Nick sia completamente pazzo. Tuttavia, proprio mentre stanno per andare via, dietro la macchina compare la figura caracollante di Calvin. Nonostante Nick avvisi i suoi di non avvicinarsi, Travis e compagna fanno di testa loro e Calvin aggredisce Madison – non si capisce se viene morsa.
Dopo che Nick investe per due volte lo spacciatore – che in entrambi i casi si rialza – Madison finalmente crede a suo figlio.
Molti hanno eletto la scena iniziale come la migliore del primo episodio, ma a mio modesto parere, la scena più suggestiva è quella in cui Travis torna in chiesa per accertarsi che le farneticazioni del ragazzo siano reali.  *fine spoiler*




Bene, dopo un’ora e due minuti di puntata, ho da sottolineare degli alti e dei bassi nella vicenda. Ci sono eventi emozionanti che potrebbero essere racchiusi in appena venti minuti di puntata, mentre per i quaranta minuti rimanenti ci siamo sorbiti stupidaggini varie che hanno rallentato la trama. Ma i produttori, come hanno sempre sottolineato fino a sfinirci, hanno lo scopo non di mettere in evidenza gli aspetti horror della trama, ma si concentrano sulle emozioni dei personaggi e del cambiamento che l’uomo subisce in seguito agli eventi drammatici davanti cui è messo.
A mio parere, qui hanno esagerato. La “allegra famiglia” appare inverosimile sin da subito. Gli autori hanno racchiuso in un nucleo familiare tutti i cliché moderni: un figlio cocainomane che spreca la propria vita e una figlia studentessa modello che ha un futuro assicurato. Per non parlare poi del rapporto conflittuale tra padre e figlio che non vuole vederlo in seguito al divorzio. A far da sfondo a tutto c’è – ormai l’avete capito che la detesto – Madison, la madre consulente che ascolta tutti eccetto il proprio figlio; dispensa consigli e favorisce comportamenti criminali (aiuta Tobias a non cacciarsi nei guai quando entra a scuola con un coltello) ma condanna Nick.
Vogliamo parlare poi del coltello? Come fa uno studente intelligente – ci viene presentato come un secchione che impartisce lezioni private agli studenti meno dotati – a pensare di poter passare sotto a un metal detector senza che questo riveli la presenza di metalli? Ecco un altro cliché: il paranoico che sa già tutto sull’epidemia e alla fine della puntata viene inquadrato mentre guarda Madison – che gli aveva dato del paranoico e gli aveva sequestrato l’arma – e con lo sguardo sembra dirle “è cominciata, avevo ragione”.
La domanda sorge spontanea: perché non inserire i protagonisti della serie originale? Che questo spin off abbia alla base solo fini commerciali? Intanto è già stata confermata una seconda stagione e allora, che razza di spin off è mai questo? Ci manca solo che i protagonisti di Fear incontrino quelli della saga originale cadendo così nello squallore assoluto. Che i produttori abbiano completamente esaurito le idee su come proseguire la storia principale? (in effetti nelle ultime stagioni il ritmo era molto calato). Difatti è da sottolineare che non verranno svelate le cause del contagio, favorendo così l’idea che lo scopo dei produttori sia solamente quello di allungare il brodo per racimolare più soldi, sfruttando quello che ormai è divenuto un cult.
La programmazione dei prossimi episodi:
·         “Pilot”,   andato in onda il 23 Agosto;
·         “So close, Yet so far” , in onda il 30 Agosto;
·         “The dog”, in onda il 13 Settembre;
·         “Not fade away”, in onda il 20 Settembre;
·         “Cobalt”, in onda il 27 Settembre;

·         “The good man”, in onda il 4 Ottobre.

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