I racconti del terrore hanno subito un mutamento radicale per un fenomeno di internet che negli ultimi anni si è diffuso a macchia d’olio. Parlo dei “creepypasta”, ossia short story generalmente horror che si pongono lo scopo di spaventare e scioccare il lettore in poche righe, spesso ponendolo di fronte a una realtà che non può sconfiggere né affrontare, ma solo subire.
Inizialmente trattavano delle cosiddette “leggende metropolitane” e in seguito furono introdotte nuove storie, secondo alcuni di maggior impatto, caratterizzate dalla narrazione in prima persona.
Inizialmente trattavano delle cosiddette “leggende metropolitane” e in seguito furono introdotte nuove storie, secondo alcuni di maggior impatto, caratterizzate dalla narrazione in prima persona.
Da dove è derivato questo nome? Il termine Creepypasta deriva da “Copypasta” ossia Copy and paste (copia/incolla). Infatti ai loro albori queste brevi storie venivano copiate dai lettori e riportate poi nei loro siti o altrove allo scopo di condividerle o modificarle (sia in peggio o in meglio). È difatti impossibile risalire a quali siano gli autori originali di questi racconti e stabilire quale fosse la loro forma agli inizi. In seguito il termine “Copy” venne sostituito da “Creepy” per sottolineare il genere horror di queste mini storie.
Ma quindi, chi dobbiamo ringraziare per questa roba che circola sul web? Non si sa! Per alcune storie è possibile risalire all’autore, ma per altre si naviga nell’oblio.
Molteplici sono i modi in cui può sorgere un crepypasta; a volte può essere frutto di un solo autore (come è l’esempio dello Slenderman) altre volte può avere molteplici autori che con dicerie, ricordi o altro danno vita ad una vera e propria leggenda dell’orrore. È questo il caso di Candle Cove , nato sottoforma di discussione in un forum, in cui un utente chiedeva delucidazioni su una trasmissione per bambini degli anni settanta, chiamata appunto Candle Cove. La domanda per alcuni giorni non ebbe risposta, finché un utente espresse il suo parere a riguardo di alcuni dei personaggi della trasmissione, in particolare di Skin Taker, che riteneva troppo crudeli per un pubblico di bambini. Si diede così il via a una discussione in cui il sogno iniziò a confondersi con la realtà. Infatti un utente confessò di aver avuto degli incubi e qualcun altro gli suggerì che probabilmente non lo erano.
Il canale statunitense SyFy ha annunciato che trasmetterà una serie televisiva ispirata alle migliori storie del web. Si chiamerà Channel Zero: Candle Cove. Cosa non farebbero pur di fare soldi!
Il successo dei creepypasta ha raggiunto anche altre piattaforme, come i videogiochi, in particolare gli indie – che nella maggior parte dei casi restano indie.
Ancora una volta, internet riesce a far vivere un fenomeno che altrimenti i media avrebbero ignorato. La fortuna di questi racconti è il pubblico a cui sono indirizzati, ossia i giovanissimi che hanno a disposizione computer, smartphone, console e chi più ne ha più ne metta. Queste storie sono fake nel 99% dei casi, spesso si basano su leggende, ma in rari casi prendono spunto dalla cronaca. A far paura, però, sono le conseguenze che tali storie hanno sul pubblico dei giovanissimi, si sono verificati casi di tentate aggressioni e omicidi oltreoceano, proprio da parte di ragazzini che tentavano di emulare gli eroi dei loro racconti.
I personaggi” più famosi delle creepypasta sono Slenderman e "Jeff the killer" .
Altre fonti. Leggi i creepypasta più famosi
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